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Redazione

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Nuova sede

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Ci siamo tranferiti, l'indirizzo del nostro nuovo ufficio è:

ZeroDelta S.r.l.
Via Dante Alighieri, 76
20864 Agrate Brianza (MB)

Diritto d'autore

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Punto informatico commenta la notizia della pubblicazione del nuovo testo per la tutela del diritto d'autore. La sorpresa è che il testo non è male: in sintesi invece di perseguire i singoli cittadini, colpevoli di scaricamenti o condivisioni illegali, si va a colpire le fonti, i siti e i server che fanno effettivamente lucro sulla pirateria.
A mio parere la cosa, una volta tanto, ha un senso. Gli obiettivi sono condivisibili e raggiungibili.

Evoluzione del mondo editoriale

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Due notizie, apparentemente non correlate tra loro, danno un'idea di dove sta andando a parare il mondo dell'informazione e ancora una volta confermano quanto quel vecchietto di nome Murdoch abbia una visione così limpida del futuro che la maggior parte dei miei coetanei si sogna.

da un lato vediamo che google comincia a parlare di paywall, ovvero di un sistema per far pagare la consultazione di notizie, dall'altro punto informatico prova a fare i conti in tasca al sistema di vendita di contenuti apple e... dimostra una volta tanto di non aver capito una mazza. Tanto per cominciare sbagliano i conti sulle commissioni (dato che attribuiscono il pagamento dell'una tantum ad ogni acquisto invece che ad ogni ricarica dell'account) e poi sembrano trascurare il fatto che, per riuscire a farsi pagare le notizie dagli utenti, bisogna anche riuscire a mettere in piedi un sistema di pagamento semplice, oltre che conveniente. Apple c'è riuscita e in questo momento opera in regime di monopolio di fatto. Google non sta a guardare ma è parecchio indietro.

Wordpress 3.0

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L'uscita di wordpress 3.0 segna una svolta nell'evoluzione del popolare CMS. Nato per gestire un blog il software si è evoluto in modo spettacolare, mantenendo le caratteristiche originarie di semplicità e leggerezza.
La 3.0 è una versione che introduce una rivoluzione, non dei semplici miglioramenti. Due le carattestiche più spettacolari: la versione MU (multiutente) sparisce o meglio, viene inglobata, semplificando enormemente la vita per chi gestisce più di un blog e viene introdotta la possibilità di personalizzare i post, rendendoli oggetti sofisticati. Per esempio si possono aggiiungere dei campi "prezzo" o "orario" e quindi un semplice post può essere trasformato nella scheda di descrizione di un albergo.

Speriamo che a questo aggiornamento non segua la consueta raffica di versioni minori di bugfix.

Come un proiettile...

Colpisce in profondità questo racconto, veramente bello.

Molto splatter, molto noir e pieno di parolacce diario pulp è imperdibile. Ho iniziato a leggerlo in pausa caffè e ho staccato gli occhi dal monitor quando era ormai notte fonda.

Android 2.2

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La sfida si sta facendo interessante, google conto apple con la prima che presenta la nuova versione del suo sistema operativo perr smartfone (e altro).

L'attenzione si sposta sulle applicazioni, ovviamente. E lì la polpa :)

Il vuoto

Il vuoto

un racconto di Chiara Cancellario

 

..non seppe mai dire che sensazione la prese
Sentì il suo corpo svanire, le braccia eran ali rapprese..
(F.Guccini)

Gli alberi a stento facevano vedere il cielo, intrecciati e folti, e per terra un cuscino di foglie morte morbido, dove i piedi affondavano dolcemente. Camminavo seguendo la strada tracciata da qualche animale da poco, quel sentiero mi avrebbe portato in cima, a vedere il sole, e quella vetta appuntita, il passo di montagna aperto da due rocce imponenti. Io continuavo a camminare, cercando di concentrarmi sul rumore del vento, che stava portando delle grosse nuvole cariche di pioggia. Mi dovevo muovere, perché altrimenti non ce l’avrei fatta a scendere a valle. Avevo scelto quel percorso, che mi avrebbe impegnato per qualche ora, perchè era il più difficile. Una vecchia rivista di escursionismo lo faceva apparire quasi magico, con delle fotografie di grosse radici di alberi annodate fuori dal terreno e quelle rocce coperte di muschio che, con un gioco di ombre, sembrava fossero anziani volti di pietra.

Occhi marroni

Occhi marroni

un racconto di Enrico Carboni

 

Cominciò una sera di Febbraio. Le strade, stanche di un lungo inverno, accolsero la mia piccola auto, mentre percorrevo ancora una volta la breve via verso il nulla. Era ancora molto freddo, alcuni passanti infreddoliti osservavano annoiati il tranquillo via vai del traffico, mentre la notte avvolgeva gelida il piccolo paese nel quale vivevo da pochi anni. Alla mia destra, il mare triste e desolato aspettava ancora i giorni in cui le sue acque avrebbero accolto centinaia di corpi divertiti. Era già arrivato il fine settimana e, come spesso accadeva in quei giorni, riflettevo sullo scorrere veloce del tempo. La mia percezione era, in effetti, cambiata negli anni, come se dopo il liceo ci fosse stata una brusca accelerazione che rendeva i giorni brevi ma tristi. Gli anni della scuola, ai quali ripensavo a volte con affetto e malinconia, sembravano non finire mai, stretto tra il desiderio di crescere e l’incontenibile voglia di leggerezza; oggi il rimpianto sembra essere l’unico sentimento al quale aggrapparsi. L’inutilità dei gesti, ripetuti in eterno, sembrava aver abbattuto ogni velleità di rivolta di un ragazzo che, a vent’otto anni, non aveva più aspirazioni, sogni, illusioni. Io, che fino a poco tempo prima ero stato un sognatore tra i sognatori. Passato. Ora il mio presente ricordava una notte senza stelle. Amicizie smarrite in un bivio oscuro, amori mai esistiti, sogni infranti. Nemmeno il divertimento della notte, che fino a pochi mesi prima mi aveva fatto sentire almeno vivo, faceva ancora parte della mia vita.

Il viaggio di Henver

Il viaggio di Henver

Un racconto di Roberto Estavio

 

Un forte vento scompigliava la cima della casa alimentando un flusso ininterrotto di foglie che si andavano a posare sul giardino.
Henver guardava incuriosito pensando che un vento così l’aveva osservato quando suo padre scendeva dalla montagna e si recava in città a salutare il fratello.
Baci, abbracci e salamelecchi.

Lui approfittava:nonostante il sonno accettava di alzarsi alle quattro di mattina.
Dopo una colazione a base di formaggio s’infilava nel carretto e continuava a dormire aggrappato ad una esile coperta. Nel dormiveglia pensava e non capiva perché il padre fosse così parsimonioso con i figli e invece magnanimo con i parenti.
Lui, ad esempio, sgobbava nei campi, da mane a sera,ma si doveva accontentare di una misera scodella di fagioli.
La luce dell’alba aveva poi il potere di sciogliere queste immagini contorte.
Si svegliava e conversava a monosillabi con il padre.
 

Il buio e l’abbraccio

Il buio e l'abbraccio, un racconto di Claudio Fiorilla

 

“Ennesima morte sulla strada: un camion diretto a Pescara sull’A14 perde il controllo e si scontra nell’altra corsia con una macchina, in cui viaggiava una famiglia d’origine rumena: hanno perso la vita i due figli di otto e quindici anni. I genitori hanno deciso di donare i loro organi per consentire ad altre persone di continuare a vivere: questo sicuramente fa onore ai due genitori e scaccia dalle nostre menti l’idea dei rumeni rapinatori e assass…”.

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