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Il tempo e le ore

Il tempo e le ore

una poesia di Antonio Caterina

 

IL TEMPO E LE ORE

 

 


Il tempo viene spezzato dal ticchettio
delle ore di un orologio.
Trasmigrazione di menti eccellenti,
mentre i potenti della terra fanno
scempio delle fatiche e sudori
della povera gente
che soffre.
Ma quando è che il buon DIO
mette un poco di ordine
in questo mondo?
Quando è che l’arroganza,l’opportunismo,
il menefreghismo finiranno?
Quando è che capiremo che siamo
tutti fratelli e sorelle e
facciamo parte dello stesso mondo?
Le uniche difficoltà potranno essere
la lontananza,il colore della pelle,
il modo di vivere.
Cose che con pazienza,impegno
e collaborazione si potranno risolvere.
Quando avremo capito tutto questo
allora potremo dire di appartenere al
mondo, all’umanità.
Cerchiamo di non degradare il pianeta
più di quello che già è.
Inoltre ricordiamo sempre che il tempo
e le ore, sono cose preziose da
custodire, perché una volta perse
non si possono più
recuperare.

 

CAMPOBASSO 10\01\2008


ANTONIO CATERINA

 

Moratoria per il decreto Bondi

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Il decreto Bondi ha tanti difetti e un solo pregio: il pregio è per la SIAE che è destinata a ricevere una discreta quantità di denari i difetti sono talmente tanti che per elencarli bisognerebbe costruire una sezione apposita nel sito.

Dato che tra le altre cose è anche piuttosto confuso e persone molte più competenti di me non sono riuscito a interpretare corettamente il giorno esatta di entrata in vigore del nuovo balzello ci si auspica che venga applicata almeno una moratoria, ovvero una tregua.

Non contateci troppo.

Game over per le aste al ribasso

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Aspettavo da tanto questa notizia: finalmente i siti delle cosiddette "aste al ribasso" hanno i giorni contati. Credo che il meccanismo legale per arrivare al sequestro di alcuni di questi siti sia stata l'asimilazione al gioco d'azzardo che, tranne alcune eccezioni, in Italia è illegale o meglio è consentito ma regolamentatissimo.

Basta fare un giretto sui principali siti di aste al ribasso per trovare il messaggio che informa dell'avvenuto sequestro. Era ora!

Opera

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Opera è un browser assolutamente sorprendente: bello, facile da usare e sorprendentemente veloce nella sua versione 10.5 è una piacevole sorpresa. Gratutito, facile da installare e disponibile per numerosi sistemi operativi, merita un giro di prova.

E se Murdoch avesse ragione?

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Murdoch Proviamo a fare un riassunto delle puntate precedenti: Murdoch, il magnate della televisione e dei media in Generale, il padrone (tra le tante cose) di sky, del New York Times e di tante altre testate ha detto che non gli va bene la piega che stanno prendendo alcune cose. Non gli va bene che google pubblichi le new, prelevate dalle sue testate giornalistiche e le pubblichi sul suo sito. Non gli va bene che tutti i contenuti online debbano essere gratuiti. Non gli va bene il fatto che, di fronte al declino dell'editoria tradizionale (cartacea) il trasferimento dei ricavi passi soprattutto da google.

Murdoch ha anche minacciato, sbraitato urlato di voler chiudere a google i propri siti e tanti tecnomani hanno sghignazzato, pensando che nemmeno il new york times può fare a meno di google.

Fotografia Di Eva Rinaldi - Rupert Murdoch, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=23292447

Ipad

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Tutti i siti che hanno più o meno a che fare con la tecnologia hanno parlato dell'ipad, speravo di riuscire a fare un'eccezione ma la tentazione è troppo forte.

Sostanzialmente, come spesso accade per i prodotti apple, i pareri si dividono in due categorie: gli entusiasti e gli ipercritici. Forse non ho capito il problema o meglio, probabilmente non ho proprio capito il prodotto. A me pare che si tratti di un lettore di ebook con qualche funzionalità in più, non un computer con qualche funzionalità in meno.

Ammetto però che mi risulta difficile giudicare un prodotto senza poterlo provare...

Los Angeles e Google

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Come segnala zeus news l'amministrazione della città di Los Angeles migra verso Google: affiderà la gestione di mail e documenti alle Api di Mountain view.

L'articolo è interessante anche nel presentare con una sintesi di poche righe i vantaggi di passare ad applicazioni opensource: migrando da Office a Openoffice (ad esempio) si ha un immediato risparmio economico per i costi di licenze e aggiornamenti l'ulteriore vantaggio (spesso malamente percepito) di salvare i documenti in un formato aperto, ovvero di poterli leggere anche in futuro.

La migrazione di mail e affini invece si traduce in un risparmio legato a server, infrastrutture di rete e personale dedicato alla gestione, un costo non trascurabile per realtà di medio-grandi dimensioni

La politica e internet

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Il canale del Quirinale

In molti pensano che la politica sia troppo distante da internet, almeno per quanto riguarda l'italia. Sicuramente l'età media dei nostri parlamentari che contano non aiuta ad avere fiducia in una moderna visione dei nuovi strumenti di comunicazione da parte delle istituzioni eppure credo che ci sia una sottovalutazione.

Noi che viviamo di internet e che ne cosciamo i meccanismi tendiamo troppo spesso a essere presuntuosi, come se per arrivare a questa conoscenza ci fosse un percorso lungo e difficile.

La notizia è che il Quirinale ha aperto un canale su youtube; questo non significa che il presidente Napolitano passi le giornate sul web ma che nel suo staff c'è gente che ha le competenze necessarie a capire di cosa stiamo parlando, non a caso i commenti sono bloccati.

Credete davvero che ogni volta che si vocifere di una nuova leggina atta a "regolamentare" internet dietro le quinte ci sia solo una manica di incompetenti? Io non la penso così: nel 2010 vedremo nuovi assalti con nuovi tentativi di regolamentare internet, la superficie farà sembrare questi tentativi come goffi ma in realtà alle spalle ci sarà gente estremamente competente che tenterà a tutti i costi di difendere posizioni di forza attuali: case di produzioni di film e musica che si sentono minacciate dal peer to peer; istituzioni che inorridiscono osservando la facilità e la velocità con cui commenti circolano online; quotidiani, radio e televisioni che ogni giorno perdono audience e inserzionisti, a favore di mezzi di comunicazione alternativi.

Useranno sempre la tattica delle diversione: verrà presentata una proposta di legge orrenda, con qualche cosa di inattuabile, tecnicamente e democraticamente (tanto per fare un esempio l'abolizione dell'anonimato sul web). Il corpo centrale verrà rimaneggiato e alla fine eliminato lasciando passare qualche "corollario" che è invece il vero obiettivo del legislatore. Tanto per fare un esempio la pena per chi diffonde una canzonetta con il peer to peer sarà identica a quella prevista per la detenzione di armi da guerra.
Come dite? è già così? Opsss

Buon 2010!

Autoregolamentazione?

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Grande clamore ha suscitato la notizia del ferimento di Silvio Berlusconi a Milano. Del fatto ci interessa poco, ma più interessante vedere cosa è successo sul web e come le autorità politiche si sono agitate, dimostrando ancora una volta una scarsa conoscenza dei meccanismi di funzionamento della rete ma ancora più in generale una notevole superficialità. A volte si ha l'impressione che certe dichiarazioni si muovano un po' inseguendo il vento, senza la capacità di razionalizzare i fatti e di riportarli alla loro giusta dimensione.

Il fatto che ha destato scandalo è che su facebook sono nati gruppi a favore dell'attentatore, alcuni di questi in modo più o meno lecito avevano centinaia (migliaia) di sostenitori. Non c'è molto da dire a riguardo se non che, a mio parere, il tutto è stato eccessivamente valutato e amplificato: iscriversi a un gruppo su facebook, per quanto immorale, illegale, turpe e sedizioso, non è come muoversi attivamente nella reatà, io potrei anche iscriversmi a un gruppo simpatizzante per Al Qaeda ma da qui a muovermi attivamente per l'organizzazione di un attentato il passo non è breve.

Comunque la cosa positiva è che dopo molte, troppe urla si è arrivati a una conclusione che mi pare ragionevole: internet non ha bisogno di nuove regole, le regole ci sono già, basta applicare. Internet è parte del mondo reale, non è qualcosa di diverso.

Patente di corsa?

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La notizia è destinata a fare scalpore. una nuova tassa destinata a finanziare un'azienda privata, la SIAE, si parla di una gabella da applciare a tutti gli abbonamenti internet per risarcire questa società dei presunti danni legati allo scaricamento di musica e film in modo illegale.

Premesso che la SIAE a me sembra un robin hood al contrario, che ruba ai poveri per dare ai ricchi, a differenza di altri ci vedo una notizia positiva, un ritorno alla pirateria delle mie letture salgariane. I corsari agivano spesso con una "patente di corsa" ovvero con l'autorizzazione di uno stato sovrano, pagando quest'ennesimo balzello saremo tutti legittimati a scaricare a sbafo di tutto di più?

Ironia a parte, spero che sia un fuoco di paglia ma non ci conterei troppo, abbiamo già visto il bollino sui CD e l'esistenza stessa della SIAE (per come funziona adesso) è un'offesa alla logica.

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