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Biblioteca Riccardiana

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La Biblioteca Riccardiana ha sede nel Palazzo Medici, venduto alla famiglia Riccardi nel 1659.La sua principale peculiarità è quella di aver conservato le collezioni storiche, raccolte dai vari membri della Famiglia Riccardi, negli stessi luoghi a loro destinati dal volere dei proprietari.I Riccardi, una delle più ricche e potenti famiglie fiorentine, in rapida ascesa dalla seconda metà del sedicesimo secolo, conobbero il momento di maggior prestigio quando nel 1659 i marchesi Gabriello e Francesco poterono acquistare dai Medici il Palazzo di Via Larga, per 40.000 scudi. Dopo opportuni restauri e ampliamenti vi trovò splendida sede l’intera collezione sia libraria che artistica. Il salone delle feste, celebre per gli affreschi di Luca Giordano, costituiva il vestibolo della Sala della biblioteca, oggi Sala di Studio, dove il pittore decorò la volta in obbedienza a un programma iconografico celebrativo di straordinaria unitarietà. Ancora oggi si ammirano i magnifici scaffali intagliati e dorati così che la Riccardiana è in grado di evocare l’idea tangibile di una biblioteca patrizia della fine del XVII secolo, mantenuta perfettamente intatta in tutte le sue strutture (Sala di Esposizione). Nel XVI secolo Riccardo Romolo Riccardi dette origine e impulso alla collezione, poi Francesco Riccardi, negli ultimi decenni del Seicento, accrebbe il nucleo originario, grazie anche alla dote della moglie, Cassandra Capponi. Il padre Vincenzio, noto erudito e uomo di lettere e scienza vicino all’ambiente di Galileo, le aveva infatti assegnato come lascito dotale parte della biblioteca, ricca di testi scientifici e filosofici.
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